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Gnatologia

Sai che i mal di testa possono derivare dai tuoi denti?

Soffri di cefaleaemicrania, bruxismo (digrignare i denti di notte), serramento (stringere i denti per la tensione, anche di giorno), o dolori all’articolazione temporo-mandibolare?

Per aiutarti c’è la gnatologia, la branca dell’odontoiatria che indaga problematiche muscolari cranio-facciali causate da un malposizionamento dei denti.

Se hai forti mal di testa la causa potrebbe essere proprio questa. La tendenza di questi sintomi è al peggioramento con gli anni e non vanno sottovalutati soprattutto nei pazienti anziani che hanno perso molti denti e che non hanno una protesi che sostituisca gli elementi dentari persi. Una visita dallo specialista può evidenziare questi disturbi che con una terapia adeguata possono essere tenuti sotto controllo.

La visita gnatologica

La visita gnatologica si avvale spesso di questionari che vengono proposti al paziente e di indagini radiologiche e funzionali. Solitamente viene prescritta una placca di svincolo, detta anche placca di Michgan, che consiste in una placca di resina trasparente che viene posizionata sull’arcata superiore (in alcuni casi anche sull’arcata inferiore) e agisce come tutore impedendo il contatto tra i denti, consentendo così di rilassare i muscoli delle mascelle e riposizionare correttamente le due arcate dentarie.

I fattori chiave delle patologie gnatologiche

I fattori chiave nello sviluppo di questo tipo di patologie sono lo stress e la malocclusione. La prima terapia sarà quindi incentrata nella rimozione di questi fattori causali attraverso riduzione della tensione emotiva e riabilitazione protesica o correzione di protesi incongrue. Successivamente, se il disturbo permane, potrà essere necessaria la prescrizione di farmaci.

Un’importante fattore che aggrava questo tipo di disturbi è la parafunzione: con questo termine si indica un’insieme di attività anomale che sovraccaricano il sistema stomatognatico e che il paziente compie inconsciamente di giorno o di notte.

Le parafunzioni sono:

  • il bruxismo
  • il serramento
  • il tapping (sbattimento ripetuto dei denti)

Un bite notturno può risolvere i problemi legati a queste attività anomale ovvero l’insorgenza di DTM e l’eccessiva usura dei denti.

Il bite notturno

È un apparecchio dentale trasparente di resina acrilica da mettere in bocca (tra le due arcate dentali) durante le ore notturne.

Svolge la funzione di cuscinetto tra le arcate e il suo obiettivo principale è di correggere il problema del bruxismo, evitando che i denti si danneggino tra loro per il continuo sfregamento. Oltre a questo problema, il bite notturno diminuisce i disturbi alle articolazioni temporo-mandibolari e modifica la cattiva occlusione dentale.


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