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Quali rimedi per l’alitosi? Una guida con consigli pratici

L’alitosi può essere un fastidio quotidiano, ma con la giusta igiene orale e qualche accortezza alimentare, è possibile mantenerla sotto controllo. Questa breve guida offre consigli e rimedi pratici per sconfiggere l’alito cattivo e ritrovare così la sicurezza di stare vicino alle persone senza disagi.

La preoccupazione di avere l’alito cattivo non è solo una questione di igiene personale, ma può influenzare profondamente l’autostima e le relazioni sociali. Se ti ritrovi spesso in disagio per l’odore del tuo respiro, non sei solo. Fortunatamente, con le giuste pratiche, è possibile eliminare l’alitosi e riconquistare la tua sicurezza.

Capire le cause dell’alitosi

L’alitosi può essere scatenata da vari fattori, alcuni dei quali sono controllabili, mentre altri potrebbero richiedere un intervento medico:

  • Igiene orale inadeguata: La mancata rimozione di residui di cibo e la formazione di placca possono portare a un odore sgradevole.
  • Alimenti e bevande: Alimenti come aglio, cipolla e alcuni tipi di bevande possono temporaneamente peggiorare l’alito.
  • Problemi orali: Carie, gengiviti e malattia parodontale (piorrea) possono contribuire all’alitosi cronica.
  • Secchezza delle fauci: Una ridotta produzione di saliva può peggiorare l’alitosi, soprattutto di mattina.
  • Condizioni mediche: Alcuni disturbi, come il reflusso gastroesofageo o le infezioni delle vie respiratorie, possono causare l’alito cattivo.

Rimedi per eliminare l’alitosi

1. Migliora la tua igiene orale

  • Spazzola i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino elettrico, e non dimenticare di pulire anche la lingua.
  • Usa il filo interdentale quotidianamente per rimuovere i residui di cibo tra i denti, zone spesso trascurate durante lo spazzolamento.
  • Risciacqua con un collutorio antibatterico per ridurre i batteri e mantenere l’alito fresco.

2. Regola l’alimentazione

  • Evita alimenti noti per causare alito cattivo (come cipolle e aglio), e riduci il consumo di caffè e alcol.
  • Bevi abbondante acqua durante il giorno per stimolare la produzione di saliva, un naturale detergente per la bocca.

3. Consulta il tuo dentista regolarmente

  • Un controllo periodico può aiutarti a identificare e trattare tempestivamente problemi come carie o malattie gengivali che potrebbero contribuire all’alitosi.

4. Altri rimedi pratici

  • Masticare gomme senza zucchero o utilizzare spray orali può fornire un sollievo temporaneo dall’alito cattivo.

Per concludere

L’alitosi non è una condanna. Con le giuste pratiche di igiene e qualche cambiamento nel tuo stile di vita, puoi dire addio all’imbarazzo e vivere con più serenità le tue relazioni sociali.  Non lasciare che l’alitosi comprometta la tua qualità di vita. Contattaci oggi per fissare una visita e scoprire le migliori strategie per mantenere il tuo alito fresco e pulito. La tua salute orale è la nostra priorità!

CBCT: tecnologia innovativa per le diagnosi odontoiatriche

Nel campo dell’odontoiatria moderna, la precisione di una diagnosi gioca un ruolo fondamentale nel garantire cure efficaci e personalizzate. Negli ultimi anni si è così diffusa una nuova tecnologia, che ha reso ancora più preciso e accurato il lavoro del dentista.

Si tratta della CBCT o TAC dentale (chiamata anche Cone Beam CT), acronimo di Cone Beam Computed Tomography, che in italiano è tradotta come Tomografia Computerizzata a Fascio Conico.

In questo articolo scopriremo insieme che cos’è la CBCT, le sue applicazioni e i vantaggi che ha portato nel campo dell’odontoiatria.

Che cos’è la CBCT?

La CBCT è una tecnica di immagine biomedica che utilizza dei fasci di raggi X a forma di cono. Questo strumento innovativo fornisce così immagini tridimensionali ad alta risoluzione della nostra struttura anatomica.

La CBCT consente di valutare con precisione lo spessore dell’osso del cavo orale, la posizione dei denti, eventuali anomalie anatomiche ed altre condizioni che possono influenzare la diagnosi e il successivo piano di cura.

A che cosa serve la CBCT?

La CBCT è usata nelle principali specialità odontoiatriche, come l’ortodonzia, l’endodonzia e l’implantologia.

La TAC dentale (CBCT) fornisce quindi informazioni dettagliate che spesso non sono visibili con altri strumenti, come la tradizionale panoramica.

In particolare, nell’ambito odontoiatrico, la CBCT è utilizzata:

  • In ortodonzia, per fornire immagini dettagliate che consentono agli ortodontisti di valutare con precisione la posizione e l’orientamento dei denti.
  • In endodonzia, per valutare la struttura dei canali e delle radici.
  • Nell’implantologia, per analizzare l’osso e per pianificare l’intervento chirurgico, mentre dopo l’operazione, il suo utilizzo è fondamentale per controllare la posizione dell’impianto.

Quali sono i vantaggi della CBCT rispetto alla normale radiografia?

1. Immagini tridimensionali: Come abbiamo viso la CBCT fornisce immagini tridimensionali ad alta risoluzione, che consentono una migliore comprensione delle strutture anatomiche, rispetto alle immagini bidimensionali della radiografia intraorale.

2. Dettagli più precisi: La TAC dentale offre una maggiore risoluzione e una migliore distinzione dei tessuti della bocca rispetto alla normale radiografia.

3. Maggiore precisione diagnostica: La capacità di visualizzare immagini in 3D permette una migliorevalutazione della struttura del cavo orale. Questo comporta una maggiore precisione nella diagnosi e nel piano di cura.

Ci sono dei rischi con la CBCT?

Le dosi di radiazioni fornite dalla CBCT sono più basse rispetto agli esami eseguito con la tomografia computerizzata (TAC). Tuttavia, l’emissione è maggiore rispetto alla tradizionale radiografia intraorale.

Tipo di esame dentaleDose efficace (mSV)
Radiografia dentale intraorale1-8
Panoramica4-30
CBCT piccoli volumi dento-alveolari34-652
CBCT grandi volumi cranio-facciali30-1079

In ogni caso si parla sempre di una dose di raggi X tollerabile anche dai bambini.

Come funziona la TAC dentale?

L’esame diagnostico realizzato con la tecnologia CBCT è veloce (20-40 secondi) e prevede alcuni semplici passaggi:

  • Al paziente è chiesto di indossare un corpetto o un collare che protegge dalle radiazioni.
  • Una volta che il paziente è posizionato correttamente, l’apparecchio acquisisce una serie di immagini da diverse angolazioni. 
  • Le immagini acquisite sono così elaborate dal software per creare un modello tridimensionale dell’area presa in esame.
  • Una volta elaborate, le immagini vengono visualizzate sul monitor del computer per l’interpretazione da parte dell’odontoiatra.

Conclusione

La TAC dentale (CBCT) è una tecnologia moderna ed innovativa, che ha migliorato le diagnosi in campo odontoiatrico.

Grazie alla sua capacità di fornire immagini tridimensionali dettagliate e precise, la CBCT è uno strumento indispensabile per il nostro Centro di Odontoiatria.

Per ulteriori informazioni, il team del Centro di Odontoiatria Grangia, a Cantù (provincia di Como), è a disposizione per rispondere alle tue domande e per aiutarti a raggiungere il sorriso che desideri.

Igiene orale in gravidanza: tutto quello che c’è da sapere

La gravidanza è un momento unico nella vita di una donna, ma ad essa sono associati molti cambiamenti fisiologici ed ormonali; proprio per questo è necessario mantenere la salute anche all’interno del cavo orale.

Cosa succede ai denti in gravidanza?

Le linee guida del Ministero della Salute, per la salute orale in età perinatale recitano:

Il mantenimento di condizioni ottimali del cavo orale della donna è fondamentale per il miglior esito della gravidanza e per la promozione della salute orale del nascituro.

Questo perché la carica batterica all’interno di esso può causare patologie o infiammazioni diverse da quando non si è in gravidanza. Inoltre ricordatevi che i batteri che sono qui presenti, si spostano nel circolo sanguigno e possono arrivare fino al feto. È importante sapere anche che il microbiota si crea già durante la gestazione ed è stabile, ci personalizza al 99,9% e varia a seconda di razza, dieta, età e qualità di vita.

Ma cos’è il microbiota e a cosa serve? Il microbiota non è altro che l’insieme dei microrganismi che vivono nella cavità orale e che serve a proteggere il cavo orale e prevenire lo sviluppo delle sue patologie. Anche il tipo di parto influisce sul microbiota del bambino, in quanto alla nascita avrà lo stesso della madre, adattandosi poi allo stile di vita del bambino. Proprio per questo è necessaria la prevenzione, soprattutto in gravidanza, del cavo orale e del suo microbiota. 

Ricordiamoci che sin dall’inizio il corpo di una mamma è sottoposto a molti cambiamenti ormonali, immunitari e anche vascolari che possono diventare dei fattori di rischio per la loro salute.

Insorgenza di gengivite e carie

Il consiglio è quello di contattare il dentista per prenotare una visita di controllo e chiedere com’è meglio procedere. Ricordatevi che ogni paziente ha delle caratteristiche differenti e per questo le sedute sono personalizzate in base al singolo caso. Il primo trimestre è sempre il più delicato, per questo l’ideale sarebbe meglio eseguire le eventuali sedute successive al controllo intorno alla fine del 1° trimestre, quando la placenta è ormai ben formata.

Ma quindi… Quando andare dal dentista in gravidanza?

  • Primo trimestre (1-13 settimana ): urgenze odontoiatriche e igiene orale professionale alla fine del primo trimestre, in quanto il primo trimestre è la fase più delicata della gravidanza e soprattutto qui sono sconsigliate radiografie.
  • Secondo trimestre (14-27 settimana): igiene orale e trattamenti odontoiatrici come otturazioni, devitalizzazioni ed estrazioni semplici (questa è la finestra utile per eseguire i trattamenti). Si possono fare anestesie ma no ad anestetici vasocostrittori.
  • Terzo trimestre (28-40 settimana): igiene orale e urgenze odontoiatriche. Sono sconsigliati in gravidanza tutti i trattamenti a carattere estetico. Saranno poi i vostri specialisti a guidarvi verso uno stato di salute ottimale del cavo orale con delle indicazione specifiche.

Alcuni consigli per l‘igiene orale in gravidanza

Esistono però dei consigli generici che mi sento di darvi per diminuire il rischio di insorgenza di erosioni e carie dentali nelle pazienti in gravidanza che soffrono frequentemente di nausea e vomito: 

  • alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo, magari con alimenti secchi; 
  • dopo gli episodi di vomito risciacquare la bocca con acqua con disciolta una piccola quantità di bicarbonato (un cucchiaino) per neutralizzare l’acidità dell’ambiente orale; 
  • masticare chewing-gum senza zucchero o contenente xilitolo dopo aver mangiato o dopo le nausee per 5 minuti in modo da stimolare la salivazione; 
  • passare almeno una volta al giorno il filo interdentale espandibile e nel caso in cui facciate fatica, la forcella;
  • utilizzare spazzolini da denti delicati con testine piccole e dentifrici al fluoro e remineralizzanti per prevenire danni alle superfici dei denti demineralizzate dal contatto con il contenuto gastrico acido. 

Fate attenzione al vostro cavo orale e ai campanelli che vi lancia: sanguinamento gengivale, afte, acidità in bocca (dovuta anche alle nausee) ed eventuali epulidi (escrescenze della gengiva a livello delle papille interdentali).

In conclusione

Curare l’igiene orale in gravidanza è fondamentale per prevenire lo sviluppo di carie e altre patologie rischiose sia per la mamma che per il bambino. Non esitare a contattarci, ti aspettiamo per conoscerti!

Prevenire è meglio che curare!

Articolo scritto dalla dott.ssa Sara CitterioIgienista Dentale

Carie nei denti da latte e nei denti permanenti

La lesione cariosa è una delle problematiche più comuni riguardanti il cavo orale. Colpisce individui di tutte le fasce di età e se non trattato adeguatamente e in tempistiche brevi può portare anche alla estrazione dell’elemento dentale stesso. 

In questo articolo esploreremo cos’è la carie, come si manifesta e quali sono i rischi associati, con un focus particolare sulle carie che colpiscono i denti da latte.

Buona lettura!

Cos’è la carie?

Si tratta di una malattia infiammatoria caratterizzata dalla distruzione iniziale dello smalto, che è la parte esterna e più dura del dente. E’  legata all’azione di acidi che possono essere presenti nella dieta o prodotti da batteri presenti nella bocca. La placca batterica ne è un esempio. Quest’ultima infatti è una patina trasparente che contiene batteri e sostanze provenienti dal cibo che danno la possibilità a questi batteri di proliferare. 

La carie, inizialmente, non provoca dolore perché si trova nello strato esterno del dente. Per questo sono raccomandati controlli periodici dal dentista. 

Quali sono le cause della carie e come si manifesta?

Le carie dentali sono causate principalmente da una combinazione di fattori, tra cui:

  • Dieta: il consumo frequente di cibi e bevande ricchi di zuccheri, carboidrati e acidi può aumentare il rischio di carie dentali;
  • Igiene orale inadeguata: la mancata pulizia dei denti e della bocca permette ai batteri di proliferare e alla placca di accumularsi sui denti;
  • Struttura dei denti: alcune persone possono essere geneticamente predisposte a denti più suscettibili alla carie a causa della loro struttura o della composizione dello smalto dentale;
  • Secchezza della bocca: la scarsa produzione di saliva può favorire la formazione di carie;
  • Età: i bambini e gli anziani possono essere più suscettibili alla formazione di carie dentali;  i bambini possono avere una minore abilità nella pulizia dei denti, mentre gli anziani possono avere problemi di salute  legati all’età che portano alla formazione di lesione cariosa;
  • Comportamenti dannosi: anche il fumo di tabacco e il consumo eccessivo di alcol possono influire negativamente sulla salute orale e aumentare il rischio di carie.

La carie dentaria può manifestarsi in diverse fasi: riconoscerla precocemente è fondamentale per prevenire danni maggiori. Ecco alcuni segni che potrebbero indicarne la presenza:

  • Sensibilità dentale: se provi dolore o sensibilità quando consumi cibi o bevande calde, fredde o dolci, potrebbe essere un segnale di inizio carie;
  • Decolorazione: le carie possono causare macchie scure (marrone chiaro o nero)  o buchi sulla superficie del dente;
  • Dolore al masticazione: se provi dolore quando mordi o mastichi, potrebbe essere un segno che la carie ha raggiunto uno stadio avanzato e coinvolge il tessuto interno del dente;
  • Ascessi: un ascesso può formarsi intorno alla carie avanzata, causando gonfiore e dolore nella zona circostante.

Carie nei denti da latte

denti da latte sono spesso considerati “temporanei”, ma in realtà svolgono una serie di funzioni cruciali per lo sviluppo dei bambini. Essi aiutano nella masticazione, nella pronuncia corretta delle parole e nella preparazione dello spazio per i denti permanenti. Pertanto, preservare la salute di questi dentini è essenziale per il benessere orale a lungo termine.

Le carie che colpiscono i denti da latte possono avere effetti duraturi. Se non trattate, possono causare dolore, infezioni e persino danni ai denti permanenti che si stanno sviluppando sotto di essi. 

I bambini piccoli non sono in grado di lavarsi i denti da soli con spazzolino e dentifricio, ed è proprio la scarsa igiene orale che mina lo stato di salute dei denti!

Dunque, sfatiamo la credenza secondo cui i denti da latte cariati non si debbano curare perché destinati alla caduta!  Spesso, infatti, un’infezione dentale può anticipare quella che dovrebbe essere la fisiologica caduta del dente da latte, ponendo così le basi per la crescita di denti storti o, peggio ancora, per una futura malocclusione dentale.

Prevenzione e cura nei piccoli pazienti

La prevenzione è la chiave per evitare le carie nei denti da latte e nei denti permanenti.

L’igiene orale domiciliare rappresenta sicuramente la prima fase della prevenzione. I bambini devono spazzolare tutte le superfici di tutti i denti (con l’aiuto del genitore se necessario) almeno due volte al giorno per due minuti con un dentifricio  al fluoro. Da 0 a 6 anni il contenuto di fluoro nel dentifricio deve essere di 1000 ppm, mentre da 6 a 12 anni deve essere di 1450 ppm. 

Sono, inoltre, da evitare abitudini alimentari scorrette come l’allattamento al seno dopo i 2 anni, snack frequenti e fuori pasto, consumo di bibite zuccherate e consumo troppo elevato di carboidrati. 

E’ necessario programmare controlli periodici dal dentista. Il bambino si deve abituare all’ambiente dello studio dentistico in assenza di necessità di trattamento, un contesto di urgenza e quindi di trattamento non favoriscono l’instaurarsi di una relazione serena e rilassata per il piccolo paziente. 

In conclusione

La carie è una problematica che può colpire chiunque, indipendentemente dall’età. L’adozione di buone abitudini di igiene orale e una dieta equilibrata possono fare la differenza nel mantenere un sorriso sano e luminoso per tutta la vita. Non sottovalutare l’importanza della prevenzione e della cura dei denti da latte: sono un investimento per il futuro sorriso del tuo bambino.

Non lasciate che le carie compromettano il vostro sorriso e quello dei vostri figli. Vi aspettiamo!

Tecnica GBT: la pulizia dei denti è finalmente indolore

Negli ultimi anni, ricerche costanti nel campo dell’odontoiatria hanno portato a notevoli avanzamenti nell’approccio alla pulizia dentale professionale. Oltre alle tecniche tradizionali, come l’uso di strumenti manuali e ultrasuoni per la detartrasi, esiste infatti un nuovo metodo che risulta essere più efficace, più confortevole per il paziente e decisamente meno invasivo.

Il suo nome è GBT (Guided Biofilm Therapy), ed è ora disponibile anche nel nostro Studio a Cantù. Ma di cosa si tratta, esattamente? Scoprilo insieme nell’articolo.

Trattamento GBT: cos’è e come funziona

La GBT è una nuova tecnologia che permette di ottenere un effetto sbiancante sui denti grazie alla combinazione di acquaaria e polvere biomedicale. Questa combinazione di elementi crea una sorta di pellicola superficiale che va ad eliminare la placca e il biofilm batterico presente su denti e gengive. Il risultato immediato è una sensazione di profonda pulizia, freschezza e brillantezza.

Ma come funziona? Ecco i passaggi della seduta di igiene orale professionale GBT:

  1. Il primo passo è quello della diagnosi: i tessuti del paziente vengono accuratamente sondati ed esaminati;
  2. Localizzazione del biofilm: dopo aver applicato un agente rilevatore della placca sugli elementi dentali, questo farà diventare fucsia / blu la placca che si è accumulata, rendendola molto facile da individuare. Questo passaggio è importante per spiegare al paziente le zone in cui ha difficoltà a spazzolare, aumentando la sua consapevolezza ed educandolo ad una migliore igiene orale domiciliare;
  3. Rimozione del biofilm: le polveri rimuovono il biofilm con un delicato getto di aria e acqua tiepida. Inoltre, con questo getto vengono pulite anche le tasche gengivali profonde in modo delicato, accurato e indolore. 
  4. Piezon no pain (ablatore): rimuove in modo minimamente invasivo il tartaro residuo;
  5. Programmazione dei richiami: una volta che il trattamento è terminato si valuta insieme al professionista quando fare il richiamo. In genere il richiamo varia dai 6 ai 4 mesi.

Quali sono i vantaggi?

Proprio grazie agli strumenti utilizzati, la tecnica GBT possiede numerosi vantaggi. Infatti:

  • è indolore: il trattamento preserva i denti e gli impianti;
  • è delicato e sicuro su denti e gengive;
  • è più confortevole con un’igiene completa e curata;
  • crea consapevolezza nel paziente;
  • rimuove biofilm, tartaro e macchie donando al contempo un risultato sbiancante;
  • permette una pulizia orale davvero profonda;
  • è meno rumoroso.

A chi è adatto?

La tecnica GBT è ideale per tutti quei pazienti che hanno sempre provato disagio fastidio durante le sedute di igiene dentale e per coloro che desiderano mantenere la salute della bocca sotto controllo in modo più efficiente rispetto all’approccio tradizionale.

Inoltre, è adatto a tutti coloro che hanno sensibilità dentale grazie alla regolazione della temperatura dell’acqua. La letteratura scientifica afferma che eseguire due sedute di igiene dentale professionale all’anno dal proprio dentista è il metodo migliore per mantenere in salute bocca, denti e gengive.

Conclusioni

Mantenere in salute e sotto controllo la propria bocca è anche il metodo migliore per prevenire eventuali patologie come le carie o la malattia parodontale.

Sei curioso di provare questo nuovo metodo di fare igiene orale? Contattaci!

Mangiare bene per la salute della tua bocca

La salute dentale non dipende unicamente da come vengono lavati i denti nel corso della giornata. Anche l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale sullo stato dei nostri denti e delle nostre gengive.

In questo articolo ti forniremo informazioni utili sulle abitudini alimentari per preservare il tuo cavo orale, dando alcuni consigli su come scegliere in modo appropriato cibi e bevande.

Buona lettura!

Zucchero? No grazie!

Lo zucchero fa venire le carie: è questa la frase che tutti conosciamo. Di fatto dobbiamo pensare che ogni volta che mettiamo in bocca qualcosa che non sia acqua, lo smalto si dissolve. Quando mangiamo, i batteri del cavo orale metabolizzano gli zuccheri e li trasformano in acidi, dando così inizio all’azione di attacco allo smalto dentale.

Limitare l’assunzione di zuccheri può quindi aiutare a prevenire la formazione della placca batterica e quindi della carie dentale. Ecco alcuni consigli da sapere:

  • Bevi molta acqua ed evita le bevande zuccherate (succhi di frutta o tisane zuccherate);
  • Evita di mangiare snack come biscotti, caramelle e dolci soprattutto alla fine di ogni pasto. Concludi i pasti con cibi che nutrono i denti e non li danneggiano (come il caffè SENZA zucchero o il formaggio).
  • Non aggiungere zucchero ai cibi;
  • Leggi le etichette degli alimenti e scegli quelli a basso contenuto di zuccheri (come lo yogurt);
  • Evita di mantenere in bocca zuccheri e cibi acidi;
  • Pulisci i denti almeno due volte al giorno e specialmente dopo aver mangiato cibi zuccherati (se non hai la possibilità di lavarti i denti, mangia una gomma da masticare allo xilitolo).

Cibi cariogeni, cariostatici e anticariogeni 

I cibi che ingeriamo possono essere classificati in tre categorie:

  1. Cariogeni: sono quei cibi che in presenza di placca batterica favoriscono l’insorgere di carie e comprendono cibi acidi e zuccheri. Idealmente andrebbero consumati insieme ad alimenti anticariogeni, ovvero “protettivi” e, se possibile, sarebbe preferibile evitare di sceglierli come spuntino o di consumarli alla fine di un pasto principale. Nonostante siano dannosi, è importante tuttavia continuare a consumarli poiché contengono nutrienti utili al benessere dell’organismo;
  2. Cariostatici: si tratta dei cosiddetti cibi neutri, ovvero quelli che non contribuiscono direttamente allo sviluppo delle carie e dunque possono essere consumati liberamente. Fra questi figurano le verdure (quando sono cotte), cibi proteici (come pesce e carne) e quelli che contengono grassi come uova e formaggi freschi;
  3. Anticariogeni: sono i cibi che contrastano la formazione delle carie e favoriscono lo sviluppo di batteri benefici. Per esempio, la frutta fresca (non acida), frutta a guscio (come mandorle, nocciole, noci, etc.), verdure (fibrose e crude), latticini (latte e formaggi stagionati), acqua e bevande alcaline (prive di zuccheri).

Bevi molta acqua: idrata il tuo sorriso!

Anche l’assunzione di acqua svolge una serie di funzioni importanti che aiutano a mantenere i denti sani e a prevenire le carie. Bere molta acqua, infatti: 

  • Aiuta a riportare i denti alla loro colorazione naturale: Molti cibi e bevande, come il caffè, possono provocare la comparsa di macchie sui denti. Bere acqua aiuta a ridurre l’effetto delle macchie perché porta via in modo naturale tutte le particelle che si fissano sui denti, aiutando così a mantenere un sorriso più bianco;
  • Rinforza i denti: bere molta acqua aiuta a prevenire la carie, rinforza lo smalto e rende più semplice la remineralizzazione;
  • Mantiene un sano equilibrio del pH in bocca: il fluoro contenuto nell’acqua protegge lo smalto dei denti dagli acidi contenuti in alcuni cibi e bevande. Bere uno o due bicchiere di acqua alla fine del pasto elimina i residui di acido dalla cavità orale.

E la gomma da masticare? 

Anche se non prettamente “alimentazione” ci interessa spendere due parole sulla gomma da masticare e i suoi effetti sulla salute orale.

Vediamo insieme alcuni aspetti positivi e negativi della gomma da masticare.

Positivi:

  • Stimola la produzione di saliva, fondamentale per una corretta salute dentale;
  • Può contribuire a ridurre l’alitosi e offrire una sensazione di pulizia e freschezza in bocca;
  • Attraverso la masticazione, aiuta ad eliminare i residui di cibo.

Negativi:

  • Danneggia lo smalto dentale se masticata per periodi prolungati o in modo eccessivo;
  • Attenzione agli zuccheri! È importante scegliere le gomme senza zucchero;
  • Oltre al danneggiamento dello smalto dentale, la masticazione eccessiva potrebbe mettere sotto stress le articolazioni della mascella, causando dolore, rigidità e disturbi temporomandibolari.

Detto ciò, ti consigliamo di utilizzare la gomma da masticare allo xilitolo, in quanto ha un ridotto apporto calorico e un ridotto impatto sui livelli di zuccheri nel sangue.

Conclusione

Adesso sai come prenderti cura della salute dei tuoi denti anche attraverso l’alimentazione! Seguendo questi semplici consigli è possibile mantenere i denti e le gengive in salute, conservando sempre un sorriso sano e luminoso.

Se desideri ricevere maggiori informazioni, contattaci!